Questo è il mio primo intervento a NebbiaGialla e sono felice di poter giocare e parlare con i ragazzi di un genere così appassionate che ha caratterizzato tanti miei libri. Il giallo magnetizza i ragazzi, li lascia liberi di fantasticare ma li ‘sfida’ a pensare, è quasi un campo di prova per esperienze di vita, in cui a ogni libro imparano qualcosa in più, senza essersi fatti male. Il giallo è un genere importante e la sezione per ragazzi al NebbiaGialla, penso sia la prima iniziativa di questo genere in Italia, è senz’altro un’idea pregevole.
Il piacere che ho provato nell’essere invitata, non è che un anticipo di quello che proverò il sabato mattino, quando mi sveglierò presto, prima del solito, con l’adrenalina a mille. Sembra strano che dopo tanti anni mi elettrizzi e mi emozioni ancora incontrare dei ragazzi? Beh, passo la maggior parte di ogni mia giornata a scrivere. Scrivo per loro, per divertirli, appassionarli, incuriosirli, farli pensare, tenergli compagnia e loro sono i miei lettori: esigenti, intransigenti e sinceri.
Incontrarli è specchiarsi senza trucco e senza trucchi;
è lasciarsi sorprendere dalle loro domande, dalle loro interruzioni che ti portano su strade lontane;
è scegliere di andare con loro ed esplorare improvvisi paesaggi che nulla hanno a che fare con programmi e scalette;
è essere disposti a seguire le loro indicazioni anche quando già sai che ti porteranno in un groviglio di rami da cui non sarà facile uscire;
è lasciarli liberi di sperimentare ed essere pronti ad aiutarli;
è accettare di aver già detto la tua attraverso le parole di un libro ed essere disposti ad ascoltarli;
è tenere sempre i piedi ben saldi a terra, perché è da lì che nasce l’energia;
è commuoversi sentendosi dire “Sai, io il tuo libro l’ho letto davvero e… è bellissimo”;
è divertirsi sentendosi dire: “Ma davvero hai cinquant’anni? Ollapeppa, ma…sei vecchissima!”;
è ridere e pensare;
è farli ridere e pensare.
Accidenti, anch’io sono andata ‘fuori tema’ ma ditemi… come è possibile non lasciarsi entusiasmare?