Marco Videtta è nato a Napoli nel 1956.
Laureato in Lettere Moderne, in passato ha collaborato con riviste di critica cinematografica e quotidiani come Il Manifesto e Il Mattino.
Nello stesso periodo è stato anche autore radiofonico.
La sua prima pubblicazione è stata La fuga impossibile, saggio sul mito del viaggio nella letteratura e nel cinema americano tuttora adottato presso alcune università italiane. Poi è stata la volta di Napoli/No New York, sulle avanguardie “new wave” tra Italia e Stati Uniti e altri saggi sul cinema italiano.
Trasferitosi a Roma, ha abbandonato gli scritti teorici per tuffarsi nella carriera di sceneggiatore e producer cinematografico e televisivo, ottenendo lusinghieri successi sulle reti nazionali RAI e Mediaset (tra gli altri Ultimo, Distretto di polizia 2, Le ali della vita, E poi c’è Filippo, Il tunnel della libertà, Don Gnocchi, Il segreto di Thomas, Il generale Dalla Chiesa, I Cerchi nell’acqua, Dov’è mia figlia).
Alla nascita di suo figlio Gabriele, crea Farhat, una serie a cartoni animati prodotta dalla RAI.
Di recente ha scritto Quo vadis baby, una serie di sei film per la televisione, prodotta dal premio Oscar Gabriele Salvatores per SkyCinema.
Nel 2005 ha pubblicato per le edizioni e/o, in collaborazione con Massimo Carlotto, il suo primo romanzo, Nordest, best seller in Italia e vincitore del Premio Selezione Bancarella.
Questo romanzo è stato pubblicato in Francia con il titolo Padana City, in Germania col titolo Wo die zitronen bluhen e negli stati Uniti come Poisonville.
Nel 2009 ha pubblicato, sempre per i tipi della e/o, il suo secondo romanzo Un bell’avvenire (finalista al Premio Azzeccagarbugli), pubblicato anche in Francia dall’editore Laffont con il titolo Un bel avenir.
Sempre con Massimo Carlotto, ha dato vita nel 2013 al ciclo Le vendicatrici, edizioni e/o.