Flavio Santi vive tra la campagna pavese e quella friulana. Ha tradotto autori classici (tra cui Herman Melville, Francis Scott Fitzgerald) e contemporanei (Wilbur Smith, Ian Fleming e molti altri). Insegna all’università dell’Insubria di Como-Varese.
Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, raccontandolo nelle raccolte di poesia Rimis te sachete/Poesie in tasca (Marsilio, 2001), Asêt/Aceto (La barca di Babele, 2003), nel memoir on the road Il tai e l’arte di girovagare in motocicletta(Laterza, 2011) e in alcuni reportage televisivi. Nel 2016 è uscita la prima indagine dell’ispettore Drago Furlan, La primavera tarda ad arrivare (Premio La Provincia in Giallo). È tradotto in diverse lingue, dall’inglese al coreano. È tifosissimo dell’Udinese, e coltiva un piccolo orto.
È in libreria per Mondadori con L’estate non perdona.